domenica 27 dicembre 2020

Celestron XCel-Lx barlow 3x

La Celestron ha sempre avuto un buona reputazione con le sue barlow, basti ricordare la famosa barlow Ultima. Qualche anno fa ha rinnovato la serie con l'arrivo delle barlow XCel-Lx, con serigrafie e grafica simili a quelle degli oculari omonimi, di cui ho un paio di esemplari che uso spesso e che mi soddisfano. 

Avendo ripreso l'attivita' di imaging planetario avevo bisogno di una buona barlow 3x da affiancare alla 2.25x Baader che gia' possedevo, per avere piu' opzioni di campionatura. Ho deciso di acquistare la barlow 3x Xcel-Lx, anche in virtu' di una buona offerta di prezzo.

La scatola e' piuttosto minimale, niente cofanetto, solo cartoncino e tappi superiore e inferiore. Costruttivamente la barlow sembra solida e ben fatta ( qualche dubbio sulle serigrafie che potrebbero scolorirsi ), piacevolmente robusta e anche non troppo leggera.

mercoledì 18 novembre 2020

ASICAP ( per Android ) - prova ed esperimenti

 

ASICAP per Android e' una app per Android creata e mantenuta da ZWO

Puo' essere utilizzata con smartphone e tablet Android per gestire camere ZWO usb 3.0 ( quindi in pratica con quasi tutte, sono escluse solo le prime ASI 120mc e mm usb 2.0 ).

Questa app mi ha sempre incuriosito: gli odierni smartphone/tablet hanno la potenza dei laptop di pochi anni fa, quindi perche' non sfruttarli per le riprese astronomiche, in maniera semplice e pratica, evitando gli ingombri dei portatili, ecc, ecc??? 

In realta' ci sono gia' altri sistemi che permettono di effettuare riprese astronomiche senza computer, vedi ASIAir, Stellarmate, ecc, che sono comunque dei piccoli computer. 

Per un uso semplice e rapido comunque ASICAP sembra una valida opportunita'. Essendo sviluppata da ZWO, questa app ha comunque una grossa limitazione: e' utilizzabile solo con camere ASI.

mercoledì 4 novembre 2020

ZWO ASI 224 mc : primi test e impressioni

 

Da molto tempo non mi cimentavo nell'astrofotografia, ed ho parecchi ricordi di quando utilizzavo la pellicola. 

Mondi e metodologie totalmente differenti.

Ho preso una ZWO Asi 224mc ( rimando al sito del produttore per tutte le specifiche ) principalmente per una sfida che riguarda la EAA( Electronic Assisted Astronomy): ricreare con meno spesa e piu' soddisfazione quello che promette di fare l'eVscope. Il sensore Sony IMX224, molto sensibile, e' lo stesso.

La ZWO Asi 224 e' una camera molto diffusa che ha avuto molto successo perche' ha un sensore molto performante e con l'interfaccia USB3 permette di avere un alto framerate nelle riprese planetarie. 

La ZWO mette a disposizione per le camere Asi con interfaccia USB3 anche una ulteriore opzione: l'app ASICAP che ne permette il controllo con smartphone e tablet. 

Da questo punto mi e' partita l'idea di utilizzare uno smartphone con grande schermo o un tablet per applicazioni di EAA, ma prima ho voluto provarla per riprese planetarie.

Ma partiamo con calma, step by step...

venerdì 30 ottobre 2020

Pease 1

(c) http://www.messier.seds.org
Il nome potrebbe assomigliare a quello di qualche gioco o a quello di un gruppo musicale o al primo capitolo di una serie di film di fantascienza, ma in realta' e' molto di piu', astronomicalmente parlando, ovviamente.
E' un qualcosa che mi ha acceso il sapore della sfida.

Partiamo con ordine e torniamo indietro di piu' di un secolo, esattamente al 1881, anno di nascita di Francis Gladheim Pease, astronomo americano che ha lavorato ( tanto di cappello! ) a Yerkes, all'osservatorio di Mount Wilson e alla progettazione del gigantesco, per l'epoca, telescopio Hale di 5 metri di Monte Palomar ( negli anni della mia giovinezza il super telescopio per antonomasia, fonte di sogni e fantasie ). Per dire, esiste anche un cratere sulla Luna che porta il suo nome. La sua carriera astronomica e' stata quindi vasta e importante.

Ma, non bastasse tutto questo, e' famoso anche per un altro motivo.


lunedì 21 settembre 2020

10 oculari per me posson bastare?


Non e' un plagio di una canzone di Lucio Battisti...per fortuna. E' solo una serie di considerazioni che mi sono venute una sera d'estate, molto nuvolosa e molto piovosa, nel guardare sconsolato la mia attrezzatura e triste per non poterla utilizzare adeguatamente.

martedì 28 luglio 2020

In trasferta ( in casa )...2020

Il Celestron Nexstar Evolution 8, compagno fedele delle trasferte
Quest'anno, complice la pandemia da covid 19, mi e' purtroppo saltata la tradizionale trasferta montana estiva ( qui e qui ), tradizione vacanza estiva dedicata all'osservazione del cielo in montagna, in fuga dall'inquinamento non solo luminoso ma anche atmosferico.

Vuoi per le scarsissime offerte di baite e case da affittare ( sono pochissime le offerte, evidentemente gli adempimenti burocratici e per la sanificazione, ecc, ecc sono troppo onerosi ), vuoi per una mia minore propensione a viaggiare finche' non si sara' fermato il contagio, sta di fatto che ho optato per una soluzione "casalinga".

lunedì 13 luglio 2020

La cometa Neowise - quando il sistema solare da spettacolo

 ( foto di Luca Prati )
Finalmente! Era da un po' di anni che si aspettava una cometa che desse spettacolo, dopo la Wirtanen ( piuttosto sottotono ma tanto attesa ) e la povera Atlas, promettente ma alla fine frantumatasi con l'avvicinarsi al sole, il momento piu' delicato per le comete, quando si 'accendono' e diventano piu' visibili.

Ed eccola qui: la cometa Neowise ( C/2020 F3 ), scoperta a fine marzo dal telescopio spaziale omonimo, ed al perielio ( il punto dell'orbita più vicino al Sole ) il 3 luglio.

E' visibile al mattino, dopo le 3.00, ma sara' visibile anche di sera tardi verso agosto. La sua luminosita' andra' pero' scemando, quindi e' meglio cogliere l'occasione. Non si restera' delusi!

martedì 16 giugno 2020

No alla modifica della legge regionale veneta sull'inquinamento luminoso

Il 23 ottobre 2018 viene inaugurato a Verona il Payanini Center, un nuovo stadio
per la squadra locale di rugby. Si tratta di un piccolo stadio con una capienza
di 2500 spettatori, ma con un impianto di illuminazione calibrato sui requisiti
delle riprese televisive.

Alle prime accensioni dell’impianto di illuminazione la popolazione residente
nel perimetro dello stadio si è sollevata per i fastidiosi fenomeni di
abbagliamento e inquinamento intrusivo prodotto dalle luci e ha presentato degli
esposti alle autorità competenti.

Il principale problema di questo impianto è la mancanza di una modularità con
un’illuminazione differenziata a seconda dell’uso: allenamento, partite, partite
con riprese televisive. Quando è acceso l’impianto sprigiona quindi sempre la
sua massima potenza creando inquinamento luminoso, abbagliamento e luce
intrusiva.

Edotti e consapevoli delle limitazioni di legge, progettisti e proprietari della
struttura hanno comunque proseguito nella realizzazione senza ascoltare i pareri
tecnici degli organismi di controllo fino a trovarsi un’ordinanza di chiusura,
da parte del Comune di Verona, nei mesi successivi all’inaugurazione e in
seguito hanno fatto ricorso al TAR.

TAR che si è espresso in data 29 febbraio 2020, concedendo una sospensiva,
all’ordinanza di chiusura, solo per le partite in programma fino a giugno e
rimandando alla sentenza che è prevista per il 24 settembre 2020, dichiarando
comunque inammissibile il ricorso per quanto esposto.

Allo scopo di raggiungere una soluzione del problema, che si sarebbe potuta
trovare con una semplice modifica dell’impianto a spese di chi ha realizzato un
progetto fuori norma (secondo il principio del chi sbaglia paga), il
vicepresidente del Consiglio Regionale Massimo Giorgetti, chiamando in causa il
destino dei poveri ragazzi che non possono praticare il loro sport in libertà,
si è fatto promotore di una modifica (PdL 481) alla legge regionale veneta
sull’inquinamento luminoso (L.R. 17/09). La sua proposta consisterebbe nella
rimozione delle deroghe sulle emissioni degli impianti di illuminazione,
previste dalla legge per i soli stadi con capienza superiore ai 5000 spettatori.
Quindi per far rientrare il Payanini nelle deroghe di legge si metterebbero in
deroga tutti gli impianti sportivi esistenti in Veneto creando una deregulation
totale e snaturando una legge fra le più avanzate, in spregio a tutte le società
sportive e ai comuni che nel frattempo li hanno realizzati e adeguati in
conformità alla legge.
Questa modifica è in discussione in questi giorni al Consiglio Regionale e,
nonostante le reiterate richieste e i pareri non certo favorevoli delle
istituzioni ambientali, dell’Osservatorio permanente sul fenomeno
dell’inquinamento luminoso regionale istituito presso l’ARPAV e delle
associazioni consultate dalla seconda commissione della Regione Veneto, il
proponente si sta adoperando per farla passare al più presto. Obiettivo
primario: arrivare alla decisione prima di settembre, momento in cui il TAR
dovrà dare una risposta definitiva.

Noi diciamo no ad ogni tentativo di modifica che non sia migliorativo ma
soprattutto diciamo no a modifiche di una legge ambientale “ad personam” e
ricordiamo che questo emendamento non risolverà il problema del Payanini center
perché questa realizzazione viola l’art 844 del Codice Civile, sulla base del
quale simili impianti sono stati già sanzionati.

mercoledì 3 giugno 2020

Unistellar eVscope in vendita!

E' da un bel po' di tempo che mi occupo di eVscope di Unistellar ( vedi qui, qui e qui ), perche' l'idea di partenza poteva essere buona ma, secondo me, il risultato e' stato sotto le attese, credo anche commerciali.

Era partito come progetto di crowfunding e quindi e' stata una sorpresa, lo ammetto, averne trovato la pubblicita' su una rivista.


lunedì 27 aprile 2020

A caccia di Rimae

(c) Foto di Gregory H. Revera 
No, non e' un post di poesia ;-)
Non sto parlando di rime letterarie, anche se l'argomento puo' essere veramente poetico.

Rima (plurale: rimae) è un termine latino che significa "frattura"; è utilizzato comunemente nel campo dell'esogeologia per designare formazioni geologiche presenti sulla superficie della Luna simili a fenditure nel terreno. Generalmente le dimensioni di una rima vanno da parecchi chilometri in larghezza a centinaia di chilometri in lunghezza. ( fonte Wikipedia )

Le rimae riconosciute della Luna sono 109, dalle piu' grandi e visibili a quelle veramente difficili da osservare dalla Terra. Sono catalogate in 3 tipi differenti a seconda del processo di formazione: sinuose ( vulcaniche ), arcuate, rettilinee.
Sono comunque formazioni geologiche lunari molto affascinanti e una bella sfida per ogni astrofilo. Partiamo con ordine.

domenica 22 marzo 2020

Celestron Nexstar Evolution 8


Qualche anno fa, quando il Nexstar Evolution 8 era stato presentato, avevo letto delle opinioni nei forum non molto entusiastiche, soprattutto per quanto riguarda il comparto meccanico di montatura + treppiede.
Pero' si trattava di persone che non lo avevano provato ma solo visto in foto. Erano dei 'sentito dire', come spesso capita nei forum.
Non mi sono lasciato influenzare ( non e' il mio modo di fare ), dai 'sentito dire', perche' avevo letto alcune recensioni ( di persone che lo avevano provato realmente ), in inglese, che invece ne parlavano in termini positivi.
Ho deciso quindi di 'toccare con mano' lo strumento e, complice una ottima offerta online, l'ho preso. Era il mio strumento nuovo dopo un periodo di astinenza da telescopi da qualche anno!
La passione era rimasta sopita a causa di altre esigenze piu' incombenti ( lavoro, casa, ecc ) ma ero pronto a rituffarmi nella passione per l'astronomia con energie nuove.
Cerchero' di essere il piu' obiettivo possibile, dopo circa 3 anni di osservazioni e circa 80 uscite fatte, tra balcone e trasferte montane, con questo strumento, evidenziando le molte luci e le poche inevitabili ombre.
Anticipo solo che non mi sono pentito di averlo acquistato :-)

sabato 29 febbraio 2020

Deep sky dalla citta'

Nebulosa variabile di Hubble 
A volte, se il meteo e' clemente ( vento che spazza la foschia della pianura ), anche da una media citta' come Verona e' possibile fare osservazioni deep sky interessanti.
Dopo che in questo mese di febbraio 2020 in una serata precedente molto limpida ero riuscito, con il C8, ad osservare M1 ( la nebulosa del granchio ), oggetto veramente molto elusivo e difficile, ci ho riprovato con l'apo 115/800, strumento non del tutto adatto al deep sky, visto il diametro ridotto. Ma lo strumento sfoggia un ottimo contrasto e volevo dargli una chance.

venerdì 14 febbraio 2020

Nuovo arrivo: apo tripletto Astroprofessional 115/800 f7 - Parte 2

Qui la prima parte.

Dopo qualche mese di utilizzo e una ventina di uscite osservative posso esprimermi su questo strumento.
Devo dire che mi e' piaciuto ( e continua tuttora ). Meccanicamente e' robusto ed affidabile, con un buon focheggiatore.
Con un oculare cheshire ho controllato la collimazione, che e' risultata abbastanza corretta.