mercoledì 4 novembre 2020

ZWO ASI 224 mc : primi test e impressioni

 

Da molto tempo non mi cimentavo nell'astrofotografia, ed ho parecchi ricordi di quando utilizzavo la pellicola. 

Mondi e metodologie totalmente differenti.

Ho preso una ZWO Asi 224mc ( rimando al sito del produttore per tutte le specifiche ) principalmente per una sfida che riguarda la EAA( Electronic Assisted Astronomy): ricreare con meno spesa e piu' soddisfazione quello che promette di fare l'eVscope. Il sensore Sony IMX224, molto sensibile, e' lo stesso.

La ZWO Asi 224 e' una camera molto diffusa che ha avuto molto successo perche' ha un sensore molto performante e con l'interfaccia USB3 permette di avere un alto framerate nelle riprese planetarie. 

La ZWO mette a disposizione per le camere Asi con interfaccia USB3 anche una ulteriore opzione: l'app ASICAP che ne permette il controllo con smartphone e tablet. 

Da questo punto mi e' partita l'idea di utilizzare uno smartphone con grande schermo o un tablet per applicazioni di EAA, ma prima ho voluto provarla per riprese planetarie.

Ma partiamo con calma, step by step...

Rispetto alle sue sorelle minori ( le ASI 120mc ) la ASI 224mc NON ha un filtro UV/IR incorporato ( vedi specifiche sito ZWO ): il vetrino che copre il sensore e' una finestra ottica AR che serve solo a proteggere dalla polvere.

Perche'? Perche' il sensore IMX224 ha una maggiore sensibilita' nel vicino IR e quindi, giustamente, sta all'utilizzatore decidere quali lunghezze d'onda filtrare. 

Le prime prove eseguite SENZA filtro UV/IR cut hanno dato esiti sconfortanti e non le allego. 

Per i test ho utilizzato il Celestron Nexstar 8, con la Q-Barlow 2,25x e la barlow Celestron Xcel-lx 3x, per la parte software i ben noti Autostakkert, Iris e Gimp.

Per il calcolo del campionamento ottimale ( per riprese planetarie ) ho utilizzato la nota formula Cot = 37/D ( dove D e' il diametro dell'obiettivo espresso in millimetri ), avendo quindi questo valore di campionamento ottimale: 0,18

Le varie combinazioni sono state: 

- C8 ( focale 2030 ) : campionamento 0,38

- C8 + barlow 2,25x ( focale 4500 ) : campionamento 0,17

- C8 + barlow 3x ( focale 6000 ) : campionamento 0,12

Per la ripresa, ho utilizzato uno smartphone Xiaomi Redmi 5 plus con cavo otg ( che pero' e' usb2, quindi, come mi sono accorto, riduce notevolmente le performance della camera in merito al framerate che non supera mai, a 12 bit, i 15/20 fotogrammi al secondo ). Questo e' un particolare importante in quanto con un normale pc dotato di usb 3.0 le prestazioni non possono che essere migliori. L'app utilizzata e' stata ASICAP di ZWO ( vedi questo post ). 

I risultati sono comunque confortanti, nonostante i pianeti sempre piuttosto bassi sull'orizzonte ( soprattutto Giove ).

Questa e' la galleria delle immagini di esempio, alla fine i miei commenti.


Giove - C8 focale 4500



Marte - C8 focale 2030


Marte - C8 focale 4500


Marte - C8 focale 6000

Qualche commento finale:

- Su Giove, non ho ottenuto buone immagini spingendo sul campionamento, troppo rumore e pianeta basso sull'orizzonte. Il framerate basso mi ha impedito di ottenere filmati di qualita'.

- Marte invece ha retto il campionamento con la barlow 3x ( il pianeta e' piu' alto sull'orizzonte e ha un contrasto nettamente diverso da Giove ) ma un seeing non ottimale ( complice l'autunno avanzato che porta aria piu' turbolenta dell'estate ) non ha permesso di arrivare al limite. I risultati sono buoni comunque in relazione allo strumento e alla camera utilizzati.

- Per un uso della ASI 224 per EAA sono ancora scettico e non capisco come lo stesso sensore possa essere utilizzato sull'eVscope: il sensore non e' molto ampio e quindi si deve scendere molto di focale, infatti l'eVscope ha una focale di 500mm. Per uso planetario la camera e' ottima e ne sono molto soddisfatto.

Cieli sereni!





2 commenti:

  1. Salve Patrizio, non credo sia molto utilizzabile sul deepsky ( qualcuno lo ha fatto comunque ) essenzialmente perche' il sensore e' piccolo e non raffreddato. Ho fatto qualche prova di EAA con pose sotto il secondo ma oltre il rumore era visibile.

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