sabato 25 dicembre 2021

Un bel regalo di Natale ( per l'Astronomia )

 

Forse non e' un caso che, tra ritardi e  problemi vari, si sia arrivati ad una data di lancio cosi' singolare. Ma forse e' meglio cosi', lasciamo un po' di fantasia ad un evento significativo, senza alcuna retorica, per tutto il mondo dell'astronomia e per gli appassionati di questo fascinoso mondo.

Godiamoci quindi questo regalo, dopo anni di preparazione. Godiamocelo in un giorno di festa. Magari senza scambiarlo per la slitta di Babbo Natale.

James Webb Space Telescope e' realta'.

venerdì 29 ottobre 2021

AstroBerry e tablet - luci ed ombre

AstroBerry e' una bella distribuzione Linux per riprese astronomiche e Raspberry PI un progetto hardware ben concepito. Li ho testati in questo ultimo periodo con gli occhi sia da astrofilo ( la mia passione ) che quelli da informatico ( la mia professione ), cercando di tirar fuori i lati positivi e di individuare, se ce ne fossero ( e alcuni purtroppo ci sono.. ), anche quelli meno positivi.  

Non mi concentrero' su Raspberry PI, che e' stato un successo dalla sua introduzione e che ha dimostrato di essere un progetto aperto veramente formidabile, perlomeno per chi ha capacita' e voglia di imparare qualcosa di nuovo e di 'tirarsi su le maniche', senza aspettarsi prodotti gia' pronti ma poco customizzabili ( e soprattutto, aspetto non sempre evidenziato, che possono diventare obsoleti, anche in fretta ). In ogni caso, se un astrofilo si dovesse stancare di utilizzare Raspberry PI, o volesse aggiornare la strumentazione, il vecchio device potrebbe sempre essere riconvertito ad altri utilizzi: come media center, come serverino di test ( in questo caso per gli smanettoni del computer ), come console di retrogaming, come telecamera di videosorveglianza ( certamente, e' molto semplice installare una webcam nel case ), ec, ecc.

lunedì 27 settembre 2021

Imaging in infrarosso vicino ( NIR ) con la camera a colori ZWO Asi224mc

 

In questo periodo sto facendo un po' di prove di riprese in infrarosso con la Asi224 ( che e' discretamente sensibile in IR, meno della sorella maggiore 462 ) utilizzando il CC8. 

A parte le classiche riprese della Luna, in cui l'IR da sempre buoni se non ottimi risultati, ho voluto provare con Giove. 

Difficilmente trovo serate con seeing decente e la bassa altezza sull'orizzonte ( e la momentanea assenza dell'ADC ) non consentono risultati di rilievo. 

Una sera ho voluto comunque provare e vi allego il risultato, quindi questo non deve essere preso come esempio di 'bella immagine' ma come esempio di test della ASI224mc in infrarosso vicino (NIR).

venerdì 20 agosto 2021

AstroBerry con Raspberry PI 4 - parte 3

Dopo aver visto cosa e' Astroberry e come installarlo in Raspberry PI 4, vediamo ora come utilizzarlo in astrofotografia.

Come device android ho utilizzato un tablet BlackView con 4gb di ram e schermo da 10 pollici, collegato all'hotspot Astroberry di RPI 4 tramite browser ( ricordo che in Android non si puo' utilizzare l'indirizzo astroberry.local ma 10.42.0.1 ).

Per i miei test ho utilizzato Oacapture, applicativo work in progress ma che sembra promettere bene. Lo sviluppatore e' attivo negli aggiornamenti del software. In AstroBerry e' comunque presente anche FireCapture.

La prima cosa che ho notato e' che la finestra di Oacapture e' piuttosto larga e lunga, e i controlli per avviare la registrazione dei video sono quasi fuori dall'area visualizzata dal tablet. 


Consiglio di modificare alcuni settaggi in Oacapture: Settings -> General , come visualizzato nell'immagine.


giovedì 29 luglio 2021

AstroBerry con Raspberry Pi 4 - parte 2


Nella prima parte abbiamo visto una panoramica di Raspberry PI4, ora pero' ci addentriamo nella parte che ci interessa piu' da vicino e cioe' il suo utilizzo come smart device per astrofotografia.

Prima di vedere come fare, e' utile ricordare che tutto quello che viene installato viene manutenuto gratuitamente da una community di astrofili ed informatici appassionati. Credo che sarebbe moralmente corretto lasciare almeno il costo di un caffe' nel form di invio di denaro tramite paypal nel link sottostante. Pensate al tempo e al denaro che si risparmia utilizzando una soluzione gratuita, testata, manutenuta senza chiedervi nulla in cambio. Io il mio caffe' con il cornetto l'ho offerto, spero che anche voi facciate lo stesso.

Questo e' il link ad Astroberry https://www.astroberry.io/ dove trovate tutte le info per scaricare ed installare i software che ci servono. 

lunedì 7 giugno 2021

Deep sky quasi cittadino nel cielo primaverile con il Classical Cassegrain 8

Pur non avendolo acquistato per il deep sky ( per quello ho il C11 ), potendo sfruttare un periodo di qualche giorno di buona trasparenza del cielo, ho voluto mettere alla prova l'ottimo Classical Cassegrain 8 su qualche oggetto piu' difficile delle classiche galassie piu' luminose. 

Lo strumento ha dato prova di essere un valido performer per l'alta risoluzione ( sulla Luna ad esempio mi ha restituito delle visioni che il C8, nelle medesime condizioni, non mi aveva mai dato ), con immagini pulite e contrastate, ma chiaramente il deep sky piu' spinto e' un'altra cosa. Servono centimetri e un cielo all'altezza. Il luogo da dove osservo solitamente ( circa 60m di altitudine, in mezzo ai palazzi ) ha un indice di Bortle 8-9, con un SQM di 18.25 ( * dati del 2015 ), senza contare il disturbo di varie luci puntate verso il balcone nel quale sono piazzato.

Fortunatamente da un anno circa ho la possibilita' di osservare anche da un luogo piu' ameno, in collina a circa 200m di altitudine, con un cielo di classe Bortle 5 con SQM 19.70 ( * sempre dati del 2015 ), quindi un pelino migliore, ma sufficiente a raccogliere qualche fotone in piu' dagli oggetti piu' deboli...

martedì 25 maggio 2021

AstroBerry con Raspberry Pi 4 - parte 1



Negli ultimi anni si sono diffusi moltissimo i minicomputer o smart device Wi-Fi che consentono di controllare le montature, le camere di guida e di ripresa, le ruote portafiltri, ecc oltre a permettere anche funzioni molto utili come il plate solving, il planetario, l'analisi dei dati, ecc. I primi nomi che mi vengono in mente sono l'Asiair di ZWO, l'Eagle di PrimaluceLab o lo StellarMate. I prezzi non sono elevati ( tranne forse l'Eagle ) e si tratta di prodotti pronti all'uso.
Alcuni di questi hanno delle limitazioni anche importanti ( come ad esempio l'Asiair che permette il controllo delle sole camere Zwo o delle reflex di Canon e Nikon, precludendone l'uso ai possessori di Qhy o delle economiche ma valide Touptek, o delle Altair per dirne alcune  ).
Oltre a questi smart device ci sono anche computer piu' potenti basati su architettura Intel i5 e i7 e sistema operativo Windows 10, venduti da noti negozi del settore, ma li vedo come una soluzione piu' adatta ad osservatori fissi, anche per un altro motivo che vedremo in seguito: il consumo di energia. 

Per chi ha voglia di DIY ( fai da te ) e qualche minima nozione informatica, ci sono altre soluzioni, piu' economiche e piu' versatili, per non parlare della soddisfazione personale :-)

Da qualche anno c'e' un minicomputer che ha una folta schiera, e a ragione, di appassionati: Raspberry Pi, un mini computer a scheda singola, presentato una decina di anni fa, con un sistema operativo basato su Linux. E' concepito per essere libero ed aggiornabile. Negli anni e' stato aggiornato e migliorato, e' stata aumentata la potenza di calcolo e la memoria ram, ed ora permette prestazioni come quelle di un moderno smartphone ( o di un portatile di qualche anno fa! ).   

Si puo' gestire con la rete wi-fi da pc, da tablet o da smartphone, come i suoi concorrenti commerciali. E' un vero minicomputer dai consumi ridottissimi, con 4 prese usb ( 2 x usb2 e 2 x usb3 ), 2 prese hdmi, una presa per rete LAN.

mercoledì 28 aprile 2021

Mystarrynights.at testa il Classical Cassegrain 8


In rete ho trovato un test del CC8 su un sito austriaco molto popolare:  http://www.mystarrynights.at/tst/TS%20203%20f12%20Cassegrain/

Condivido molto delle loro positive impressioni e anche il lavoro iniziale di collimazione ( che sembra abbastanza comune con i prodotti GSO ) che porta poi a ottimi risultati sul cielo.

Il loro approccio utilizza sempre i laser per la collimazione iniziale, ma chi non lo ha, basta un cheshire. Sempre, sempre, sempre, e' poi lo star test a dare il tocco finale.

Non menzionano il focheggiatore, secondo me vero tallone d'Achille del telescopio...


Buona lettura ( il testo e' in tedesco ma ci aiuta Google Translator )!



lunedì 8 marzo 2021

GSO Classical Cassegrain 8 - parte 2

 

Dopo la presentazione dello strumento, eccoci al test vero e proprio sul cielo e alle mie impressioni a confronto con il mio ex C8xlt; dopo una decina di uscite penso di avere abbastanza dati a disposizione per tirare le somme e dare un giudizio equilibrato dello strumento in questione.

Per il test, lo strumento e' stato montato su una montatura iOptron ieq45 PRO AZ, che ovviamente lo regge senza problemi.

Tutto questo test e' incentrato sul Cassegrain Classic 8 e sulle differenze rispetto al suo competitor principale, cioe' il C8xlt. Naturalmente, si basa sulle esperienze che ho, e ho avuto, sugli esemplari in mio possesso. 

Una premessa e' d'obbligo: sul CC8 va curata la collimazione; ho notato che rispetto ad altri telescopi, una scollimazione, anche di poco conto, puo' portare ad un degradamento consistente delle immagini in alta risoluzione.


La collimazione non e' velocissima ma non e' assolutamente difficile, basta utilizzare gli strumenti adatti, che in questo caso sono un cheshire e 3 chiavi a brugola ( non comprese con il telescopio ) da 2,5, 3 e 4 mm.

Si parte di giorno con la collimazione del secondario ( ottima cosa che non si debba usare un cacciavite ma una chiave a brugola da 4mm ) usando il cheshire e centrando il marcatore sul secondario. 

Di notte, a ingrandimenti crescenti, controllando su una stella sfocata se c'e' coma, si agisce sul primario, sbloccando con la vite a brugola da 2,5mm e regolando con quella da 3mm.

Per ultimo si ricontrolla di nuovo la collimazione del secondario ed il gioco e' fatto. La collimazione viene mantenuta quindi puo' essere un'operazione da compiere ogni tanto ( ma io sono pignolo e controllo spesso ).

In rete si trovano comunque vari tutorial e posso confermare che non e' difficile, nella mia esperienza ho trovato piu' difficile collimare i Newton, soprattutto quelli piu' aperti di f5.

giovedì 4 febbraio 2021

GSO Classical Cassegrain 8 - parte 1

Il GSO ( Guan Sheng Optical ) Classical Cassegrain da 8 pollici e' uscito pochi anni fa, dopo che GSO ha proposto da molti anni, e continua a proporre, il suo RC ( Ritchey-Chretien ) da 8 pollici, molto apprezzato come astrografo.

Questo nuovo CC 8 riprende molte soluzioni del RC, a partire dal tubo, dal baffling interno, dalle barre e dal focheggiatore di serie.

Perche' l'ho acquistato? Per vari motivi ma soprattutto perche' volevo sostituire il C8 con un tubo aperto ( per evitare problemi di condensa, che ultimamente, nonostante un generoso paraluce, mi hanno infastidito parecchio e per un cooldown piu' veloce ) e riflettore 'puro', per non avere limitazioni nell'imaging oltre il visibile. Ammetto che l'ho preso anche per curiosita', per provare qualcosa di diverso. Avevo ovviamente preso in considerazione i vari Mewlon da 180mm e 210mm, ma il prezzo troppo alto nel nuovo e prezzi imbarazzanti nell'usato di alcuni negozianti mi hanno fatto desistere.

sabato 23 gennaio 2021

Orione gennaio-febbraio 1985

Non mi ricordavo piu' di averlo e l'ho ritrovato quasi per caso, in fondo ad un cassetto che stavo svuotando ( classica attivita' da giornate uggiose e serate piovose, mentre si brama di avere qualche possibilita' di osservare... ). E' uno dei pochi numeri di riviste di astronomia che non ho cestinato nel 95-96, quando, in preda ad una crisi di rigetto per l'astronomia, eliminai tutto quello che riguardava telescopi, osservazioni, ecc, ecc ( e vendetti, poi pentitomi, il gioiellino Mizar 120SL ). 

Di Orione ( defunta rivista bimestrale di astronomia poi sostituita da Nuovo Orione ) mi sono rimasti i numeri degli anni 1985 e 1986, che mi hanno permesso di muovere i primi passi nella passione per le stelle ed entrare nel mondo dell'astrofilia. Ma questo e' un numero particolare specialmente per me: e' il primo numero che ho posseduto!

sabato 9 gennaio 2021

Addio C8!

Prima o poi doveva accadere: le esigenze ( in tutti i sensi ) cambiano e con esse i nostri giocattoli ( aka telescopi ) con esse...

Dopo essermi quasi del tutto trasferito in collina, ospite della mia compagna, in una zona piena di vegetazione e piu' buia della citta', ma anche molto piu' umida, il C8 ha iniziato a mostrare i limiti della configurazione di riflettore con lastra frontale ( il C11 e' ancora in citta' ma prima o poi lo dovro' trasferire ). 

Da ottobre in poi le serate rovinate dall'umidita' e conseguente appannamento della lastra, non si contano. In citta', al sesto piano, l'effetto era molto piu' limitato perche' c'era sempre una leggera brezza a mitigarne l'effetto. Ma ora, nonostante un lungo paraluce ( non voglio neanche pensare a una fascia anticondensa e ai suoi effetti deleteri sulla turbolenza locale ), e' impossibile osservare.