sabato 29 aprile 2023

Essere contenti della propria strumentazione

Essere astrofili, volenti o nolenti, vuol dire combattere una dura lotta contro una malattia subdola e potente, che a volte non lascia scampo al portafoglio del malcapitato che ne e' colpito. E non ne conosco uno che non ne sia colpito ( se non ne e' colpito non e' un astrofilo... 😁 ).

Questa malattia, che ho paura anche a nominare, risponde al nome di strumentite ( di sottofondo ci stava un bel rumore di tuono ). 

E' una malattia, assieme alla sua variante ocularite, che mette il povero astrofilo contro il partner, gli amici, la carta di credito, il conto in banca. Che gli fa passare le serate nuvolose o piovigginose a passare in rassegna gli annunci di astrosell o i siti di vendita di attrezzatura astronomica, in cerca di qualche nuovo ammennicolo da aggiungere alla propria collezione. Oppure a leggere i test degli strumenti per valutare il prossimo telescopio che dovra' essere come sempre migliore di quello che si possiede gia'. Purtroppo non sempre e' cosi' e talvolta, mi e' capitato in passato e mi mordo le mani a pensarci, quello che si vende e' meglio di quello che si e' acquistato in seguito... La strumentite fa perdere ogni briciolo di razionalita', non si spiegherebbe altrimenti come mai su astrosell c'e' gente che vende e acquista in continuazione, cambiando strumenti ogni pochi mesi. Forse non era cosi' una volta, prima dell'avvento di internet? Non lo so, all'epoca non avevo soldi. La strumentite fa regredire l'astrofilo ad un eterno bambino in cerca di sempre nuovi balocchi. La strumentite ti fa uscire anche in serate brutte solo per testare il nuovo accessorio acquistato.