giovedì 14 dicembre 2023

Qualche scatto dell'opposizione 2023 di Giove

La seconda meta' del 2023 ha portato le opposizioni dei 2 giganti gassosi del sistema solare, Saturno e Giove. 

Per il primo purtroppo la declinazione meridionale non ha agevolato le osservazioni e le riprese in alta risoluzione, sempre disturbate da molta turbolenza e foschie. 

Giove invece si e' mostrato alto nel cielo e rispetto agli anni scorsi e' stato piu' agevole riprenderlo, soprattutto fino a meta' ottobre. Da novembre il cielo dalle mie parti, a 200m in collina, e' sempre stato molto turbolento. 

Qualcosa comunque, e di positivo, e' stato possibile ricavare e ne allego qualche esempio.  

Le riprese sono state tutte eseguite con C11 ( la prima, purtroppo con parecchia turbolenza ) e CC8 ( le altre 2 ), con la barlow Baader 2,25X ( a 1,3x ), camera di ripresa ZWO Asi 224, ed elaborazioni con AS3 e Registax6.

lunedì 30 ottobre 2023

Il nuovo 'osservatorio'

A volte la vita riserva soprese gradite, nonostante la strada per raggiungerle non sia sempre agevole. 

Ed eccomi qui a parlare della mia nuova postazione, che in realta' e' quella che utilizzo da circa 3 anni, ma che ora e' diventata definitiva.Venduta la casa in citta', e dopo un lutto personale, questa sara' il mio luogo personale per le osservazioni. 

Sono contento? CONTENTISSIMO!

Per questi ultimi 3 anni sono stato un 'ospite' nella casa in cui vivo, casa bellissima in collina collocata in una zona buia, attorniata da ulivi e viti. 

Ora e' diventata casa mia sul serio e questo mi permette di farne un osservatorio astronomico permanente. Non sara' in montagna ma credo che dopo l'esperienza di osservare in citta' sotto un cielo Bortle 8, passare ad un cielo Bortle 6/5 sia un bel passo in avanti.

Per l'occasione ho deciso di dotare la montature AZEQ6 di una bella colonna con ruote, fatta costruire artigianalmente da A. De Meis, che e' una spanna sopra a quella originale Skywatcher. 

L'insieme colonna + montatura + C11 e' molto stabile e le vibrazioni sono ridotte al minimo. 

E adesso non vedo l'ora di cominciare una nuova vita di osservazioni!

Cieli sereni!

mercoledì 27 settembre 2023

Filtro Baader UHC-S L-Booster: qualche test

Mi e' capitato di acquistare su Astrosell, per puro caso, il filtro Baader UHC-S L-Booster ( nome piuttosto lungo! ) da 2 pollici, usato e a un buon prezzo. Possedevo gia' un filtro UHC, ma con barilotto da 31,8mm, acquistato da Tecnosky ( sul barilotto non c'e' una marca precisa, credo sia Optolong il produttore effettivo cinese, come per tantissimi altri filtri variamente rimarchiati ). 

I filtri da 2 pollici sono molto piu' comodi da utilizzare, basta avvitarli al diagonale da 2 pollici ( cosi' sono disponibili anche per oculari da 2 pollici di barilotto ) o al riduttore portaoculari da 2 pollici, in modo che al cambio di oculare ( ovviamente da 31,8mm! ) si ha sempre il filtro disponibile senza dover ogni volta svitare e avvitare.

Il filtro Baader UHC-S e' uno dei piu' diffusi ed e' presente da molti anni sul mercato, con opinioni sempre positive. La scatolina e' la classica Baader, uguale a quella degli altri filtri, con sopra un esempio dello spettro passante.

E' un filtro broadband, con una banda passante di 62nm, amplissima, e quindi per un uso molto generico. La costruzione e' la classica Baader, con una utile zigrinatura per avvitare/svitare. Coating del filtro perfetto. Come sempre i prodotti Baader hanno una qualita' molto alta.

Devo dire che i filtri cosidetti 'nebulari', siano ad ampia o stretta banda passante, sono accessori necessari per gli astrofili. Anche in presenza di cieli bui, l'effetto di aumento del contrasto e' evidente e la visione piu' interessante, a volte quasi tridimensionale. Per quanto riguarda i filtri colorati per l'osservazione dei pianeti o della Luna sono invece piu' cauto, non ho mai trovato un reale effetto migliorativo ( magari non ho mai provato filtri di qualita'.. ), non mi e' mai sembrato di vedere di piu'. 

Per testarlo, ho deciso di metterlo a confronto con un filtro UHC Tecnosky da 31,8mm ( di cui non conosco la banda passante e la trasmissione luminosa ) e con un filtro OIII Svbony da 2 pollici, con banda passante di 25nm ( filtro economico ma di prestazioni dignitose, insolitamente buone per il prezzo di acquisto molto basso come descritto qui e qui ). 

venerdì 25 agosto 2023

Una notte d'estate in montagna con 2 dobson

E' meglio se ci abituiamo in fretta al cambiamento climatico, perche' anche quest'anno in Italia ne abbiamo avuto, e vissuto, le conseguenze. 

Dopo la fine della primavera e le inondazioni in Romagna e Marche, l'ondata di calore di luglio e i terribili temporali di fine luglio ( ne ho subito le conseguenze con parecchi danni e un'auto da buttare, colpita da chicchi di grandine grandi come albicocche! ), verso la meta' di agosto il caldo e' tornato torrido e in pianura le temperature hanno ricominciato a salire. Una estate piena di queste continue alternanze di ondate di calore e di eventi atmosferici estremi, con la costante di temperature sempre al di sopra delle medie del periodo ( addirittura ad agosto +10 gradi sulla media! ).  Una estate che non mi ha concesso molte serate per le osservazioni ( e infatti da qualche mese ho dovuto diradare i miei nuovi post su questo blog, di materiale ne ho comunque ma lo devo integrare con qualche appunto nelle prossime uscite osservative ). Ma la passione non cala, anzi! 

Comunque, dopo tanto caldo in pianura e non solo ( zero termico oltre i 5000metri ) e qui termino le considerazioni sul cambiamento inequivocabile del clima, cosa c'e' di meglio di una nottata agostana di sabato in montagna in compagnia di 2 soci dell'associazione Astrofili Valdillasi ( di cui faccio parte ) e dei loro bestioni ( 2 dobson da 50cm e 60cm )?  

mercoledì 28 giugno 2023

Festival dell'astronomia 2023 a Gastellaro Lagusello (MN)

 

Sono stato a questa interessante manifestazione, che tra l'altro si e' svolta in un borgo mantovano di rara bellezza, Castellaro Lagusello, frazione di Monzambano, a pochi km a sud del lago di Garda.

E' arrivata al terzo anno e sta cominciando a farsi conoscere, anche all'estero, basta guardare l'ampia rassegna stampa dedicata all'evento. Molto bene!

Sabato 10 giugno, ho approfittato di uno spiraglio nel maltempo e sono stato fortunato a trovare una giornata che nel pomeriggio e' diventata estiva, anche nella temperatura!
Arrivati all'inizio del paese un cartello indica il parcheggio, molto ampio, e poi a piedi si puo' arrivare al paese vero e proprio, antico borgo medioevale, molto ben curato. La via principale e' tranquilla e pedonale, con locali dove si puo' prendere un caffe' o anche pranzare. E' un luogo veramente incantevole e a misura d'uomo, il centro storico e' stato ristrutturato mantenendo le caratteristiche originali e certi scorci meriterebbero veramente una visita, anche se non ci fosse il festival dell'astronomia, non per niente fa parte dell'associazione dei borghi piu' belli d'Italia ( oltre ad avere una localita', fondo Tacoli, tra i siti patrimonio dell'umanita' dell'Unesco ). Lo scrivo perche' se si e' accompagnati da un partner ( nel mio caso la mia compagna ), si deve accontentare anche la nostra meta', che magari e' piu' invogliata a venire con noi...  

sabato 29 aprile 2023

Essere contenti della propria strumentazione

Essere astrofili, volenti o nolenti, vuol dire combattere una dura lotta contro una malattia subdola e potente, che a volte non lascia scampo al portafoglio del malcapitato che ne e' colpito. E non ne conosco uno che non ne sia colpito ( se non ne e' colpito non e' un astrofilo... 😁 ).

Questa malattia, che ho paura anche a nominare, risponde al nome di strumentite ( di sottofondo ci stava un bel rumore di tuono ). 

E' una malattia, assieme alla sua variante ocularite, che mette il povero astrofilo contro il partner, gli amici, la carta di credito, il conto in banca. Che gli fa passare le serate nuvolose o piovigginose a passare in rassegna gli annunci di astrosell o i siti di vendita di attrezzatura astronomica, in cerca di qualche nuovo ammennicolo da aggiungere alla propria collezione. Oppure a leggere i test degli strumenti per valutare il prossimo telescopio che dovra' essere come sempre migliore di quello che si possiede gia'. Purtroppo non sempre e' cosi' e talvolta, mi e' capitato in passato e mi mordo le mani a pensarci, quello che si vende e' meglio di quello che si e' acquistato in seguito... La strumentite fa perdere ogni briciolo di razionalita', non si spiegherebbe altrimenti come mai su astrosell c'e' gente che vende e acquista in continuazione, cambiando strumenti ogni pochi mesi. Forse non era cosi' una volta, prima dell'avvento di internet? Non lo so, all'epoca non avevo soldi. La strumentite fa regredire l'astrofilo ad un eterno bambino in cerca di sempre nuovi balocchi. La strumentite ti fa uscire anche in serate brutte solo per testare il nuovo accessorio acquistato.

venerdì 31 marzo 2023

Ammassi aperti di primavera e qualche gemma

Ogni tanto mi ricordo di avere un bel rifrattore per richfield, nello specifico il Tecnosky 152/900, e ci sono serate in cui e' bello rilassarsi ad osservare a basso ingrandimento. 

Magari dopo una giornata stressante in ufficio, poter vagare per gli ammassi aperti e perdersi nei colori delle stelle e' un bel toccasana per occhi e per la mente: sono piu' immediati degli ammassi globulari, che richiedono piu' ingrandimenti e concentrazione per poter essere osservati bene e in profondita' ( vedi la carrellata estiva ).

Quando si parla di ammassi aperti, ovviamente viene in mente il piu' famoso, e cioe' le Pleiadi, oggetto facilissimo visto da tutti e tra i primi che si osservano da dilettanti. 

Nel Toro ci sono anche le Iadi, con la forma a V, enormi e forse uno dei pochi oggetti che e' possibile osservare solo ad occhio nudo..

Le Pleiadi sono sempre bellissime da vedere, non c'e' dubbio, ma ci sono molti altri oggetti nel cielo invernale che meritano la nostra attenzione.

Se si parla di ammassi aperti non si puo' non parlare dell'Auriga e dei Gemelli, che contengono alcuni tra gli ammassi aperti telescopici piu' grandi ( come estensione apparente ) e cioe' M36, M37, M38 ed M35. 

Ma non ci sono solo questi, ce ne sono di meno conosciuti e piu' piccoli, ma alcuni sono vere gemme e meritano sicuramente una degna osservazione!

venerdì 17 febbraio 2023

La cometa 2022 E3 (ZTF) e una piacevole serata in compagnia

C/2022 E3 by Mario Guarcello, INAF Palermo
La cometa 2022 E3 (ZTF) ha un nome che ai profani puo' non dire nulla, in realta' ( come praticamente tutte le comete scoperte negli ultimi anni ) deve il suo nome alla Zwicky Transient Facility, un'indagine astronomica osservativa del cielo ad ampio campo che utilizza una fotocamera avanzata collegata al telescopio Samuel Oschin, situato presso l'osservatorio californiano di Monte Palomar [Wikipedia]. E3 perche' e' stata scoperta nei primi 3 mesi dell'anno, esattamente il 2 marzo 2022. Condivide con la Neowise, l'ultima bella cometa visibile anche a occhio nudo, nel 2020, il fatto di essere stata scoperta attraverso programmi di survey del cielo, programmi di indagine degli oggetti NEO ( Near Earth Objects ). La 2022 ZTF infatti inizialmente era stata scambiata per un asteroide, fino a che e' stata notata una chioma che la ricopriva, svelando la sua vera natura.

domenica 8 gennaio 2023

Sfida tra ortoscopici: T-Japan 6mm vs Baader Classic Ortho 6mm

Ortoscopico: oculare che restituisce una immagine con correzione ottica uniforme su tutto il campo apparente ( dal greco visione corretta ).

Quando si parla di oculare ortoscopico si intende solitamente lo schema di Abbe ( che lo creo' nel 1880 ): un tripletto ( lente di campo, verso il telescopio ) e una lente oculare ( verso l'osservatore) piano-convessa con la convessita' verso l'interno. Storicamente erano identificati dalla sigla OR. 

Gli ortoscopici sono sempre stati i migliori, o tra i migliori, oculari per l'alta risoluzione: stelle doppie, Luna, pianeti, e non possono mancare nella dotazione di ogni astrofilo. Negli ultimi anni sono stati un po' relegati in disparte a favore di oculari con campo apparente piu' ampio, perche' gli ortoscopici hanno un campo solitamente di 40-45 gradi apparenti e una estrazione pupillare molto ridotta ( circa 0,8 x focale ), ma dalla loro hanno il fatto di essere molto trasparenti ( hanno solo 4 lenti al contrario di quelli con campo apparente piu' ampio che ne hanno 6 o piu' ) e molto corretti dalle aberrazioni, sia cromatiche che geometriche. Si usa dire che e' sempre meglio avere meno vetro possibile per le osservazioni hi-res ( less is more ). Meno lenti significa anche una immagine piu' stabile, e questo aiuta nelle osservazioni ad alto ingrandimento a cogliere i rari momenti di calma atmosferica.

E ora veniamo ai 2 contendenti, che sono entrambi ortoscopici da 6mm ma non sono uguali nelle loro caratteristiche: il classico T-Japan 6mm e il Baader BCO 6mm.