venerdì 31 marzo 2023

Ammassi aperti di primavera e qualche gemma

Ogni tanto mi ricordo di avere un bel rifrattore per richfield, nello specifico il Tecnosky 152/900, e ci sono serate in cui e' bello rilassarsi ad osservare a basso ingrandimento. 

Magari dopo una giornata stressante in ufficio, poter vagare per gli ammassi aperti e perdersi nei colori delle stelle e' un bel toccasana per occhi e per la mente: sono piu' immediati degli ammassi globulari, che richiedono piu' ingrandimenti e concentrazione per poter essere osservati bene e in profondita' ( vedi la carrellata estiva ).

Quando si parla di ammassi aperti, ovviamente viene in mente il piu' famoso, e cioe' le Pleiadi, oggetto facilissimo visto da tutti e tra i primi che si osservano da dilettanti. 

Nel Toro ci sono anche le Iadi, con la forma a V, enormi e forse uno dei pochi oggetti che e' possibile osservare solo ad occhio nudo..

Le Pleiadi sono sempre bellissime da vedere, non c'e' dubbio, ma ci sono molti altri oggetti nel cielo invernale che meritano la nostra attenzione.

Se si parla di ammassi aperti non si puo' non parlare dell'Auriga e dei Gemelli, che contengono alcuni tra gli ammassi aperti telescopici piu' grandi ( come estensione apparente ) e cioe' M36, M37, M38 ed M35. 

Ma non ci sono solo questi, ce ne sono di meno conosciuti e piu' piccoli, ma alcuni sono vere gemme e meritano sicuramente una degna osservazione!

Bene, per questa serata, il mio compagno sara' il Tecnosky 152/900, coadiuvato da 2 oculari adatti allo scopo: il Baader Aspheric da 36mm ( con 72 gradi di AFOV ) per 25 ingrandimenti e l'Explore Scientific da 20mm ( con 68 gradi di AFOV ) per 45 ingrandimenti.

Partiamo da M35, conosciutissimo ammasso aperto nei Gemelli, grande, ricco di stelle: ci si puo' perdere a contare e analizzare il colore delle sue componenti. Nel 36mm le stelle sono finissime, il campo corretto in abbinamento al 152/900 e' di circa il 75/80%. Il restante campo non e' del tutto corretto ma almeno le stelle sono piccole e quindi non recano disturbo.

Nel 20mm il campo corretto e' del 90% ma si fatica a contenere l'intero ammasso. Ma ho cambiato oculare per un altro motivo, per cercare una piccola gemma che si trova nei pressi, e all'ombra del vicino cosi' grande, di M35: l'ammasso NGC2158, molto piu' piccolo, un condensato di stelline, affascinante. I 45x sono sufficienti e anzi, si potrebbe salire un po' con gli ingrandimenti, fino a 60x-70x. Un quadretto stupendo.

Scendendo di declinazione, passiamo nell'Unicorno. Il primo ammasso aperto da vedere e' M50, molto luminoso. Bello anche ad alti ingrandimenti per le molte stelle doppie presenti. Passaggio obbligato e' poi NGC2244. Magari il codice non vi dice nulla, ma e' l'ammasso sottostante alla famosa nebulosa Rosetta, composto di stelle in formazione. Difficilmente in visuale la nebulosa sara' visibile, ma l'ammasso e' notevole. Piu' a sud, altro ammasso dell'Unicorno e' NGC2232, non molto popolato e poco denso. Con una rapida deviazione nell'Idra passiamo a M48, grande ammasso ( quasi 1 grado di estensione! ). Per osservarlo per intero devo inserire nel portaoculari il Baader Aspheric da 36mm. 

In direzione ovest entriamo nel Cane Maggiore. Appena sotto Sirio, si trova M41, anche questo molto esteso e con le stelle principali luminose. Poco piu' a sud non dovete lasciarvi scappare NGC2362, altra autentica gemma degli ammassi aperti, imperdibile. Molto compatto, dominato da una stella piu' luminosa, la multipla Tau Canis Majoris, e' da osservare ad ingrandimenti medi ( nell'ordine dei 100x e piu' ) per poterlo analizzare bene. Affascinante!

L'ultima costellazione della serata osservativa e' la Poppa. Si parte con un'altra gemma: l'ammasso aperto M46 e la nebulosa planetaria NGC2438 che sembra trovarsi al suo interno ( leggermente spostata dal centro ), ma che in realta' e' solo prospetticamente all'interno dell'ammasso ( e' piu' vicina a noi ). Non e' facilissima da vedere, complice la sua declinazione meridionale: a 45x con l'ES 20mm sembra comunque una bolla attorno ad una stella dell'ammasso.

Vicino a M46 si trovano M47 ( grande ) e NGC2423, piu' piccolo e piu' condensato, con tante stelle di diverse classi spettrali in cui perdersi.

Dulcis in fundo, lascio per ultimo M93, piu' a sud ancora: non e' molto grande ma e' un carosello di stelle, allungato longitudinalmente. Mi soffermo ancora su quest'ultima gemma della serata, cercando di carpirne l'estrema bellezza, prima di andarmene a dormire, contento nell'animo.

Cieli sereni!

Nessun commento:

Posta un commento