giovedì 13 dicembre 2018

La cometa Wirtanen e la sindrome di Halley

(c) astronomia.com

Sono passati ben 32 anni dal passaggio della cometa di Halley nel lontano 1986. All'epoca avevo 12 anni e stavo muovendo i primi passi nel mondo dell'astronomia amatoriale.
L'evento dell'anno era la cometa di Halley, presente in quasi ogni pubblicita' di telescopi e capace di movimentare le vendite di strumenti astronomici, di solito piuttosto piatte.
Alla fine, la Halley fu una mezza delusione..Niente a che vedere con alcune comete che ci hano allietato in questi anni, dalla Levy alla Hale Bopp, alla Lovejoy..
Quest'anno, non con lo stesso clamore pubblicitario, ma comunque con risonanza anche nei media generalisti ( dove la cultura scientifica e' spesso lacunosa e quella astronomica pessima ), si parlava di 'Cometa di Natale' a proposito della Wirtanen.
Peccato che, alla fine, lo spettacolo della Wirtanen, in questi giorni al perielio, non sia cosi' glorioso come ci si aspettava.
Dalla citta' la visione non e' stata esaltante: nucleo visibile, chioma vasta ma debole, nessun accenno di coda visibile.
Peccato, sara' per la prossima....

PS: e per l'occasione mi ero anche dotato di un 'cercacomete': un SW 120/600, che si e' rivelato veramente ottimo per questo genere di osservazioni.

sabato 1 dicembre 2018

Baader Q-Barlow 2.25x


La Q-Barlow 2.25x della Baader ( da non confondersi con la Baader Hyperion Barlow 2.25x ) e' una lente di Barlow corta che fa parte del sistema Q-Turret.


E' venduta sia nel cofanetto Q-Turret ( con 4 oculari BCO e torretta ) che singolarmente, ad un prezzo veramente concorrenziale ( una cinquantina di euro + spedizione ).


Mi e' arrivata in una bella scatola, molto piu' grande di quello che contiene: la Q-Barlow 2.25x e' infatti molto piccola, compatta e di peso contenuto.

Le finiture ( a parte una cosa di cui riferiro' ) sono ottime: il coating e' tipico Baader ( HT-MC ), le serigrafie molto serie ed eleganti, il barilotto completamente nero. Non ho trovato indicazioni del numero di lenti che compongono la parte ottica, leggendo in vari forum, sembra che siano 3, ma non ho smontato ( e non ho intenzione di farlo ) il gruppo ottico.


La Q-Barlow smontata: notare l'ottima
 trasparenza del trattamento delle lenti

Una particolarita' di questa Barlow e' il fatto che si puo' svitare il gruppo di lenti dal barilotto e avvitarlo direttamente al barilotto di un oculare ( ovviamente che non abbia gia' un gruppo negativo al suo interno! ).
In questo caso il fattore di ingrandimento e' 1.3x,  molto comodo!
La stessa operazione si puo' fare con gli adattatori fotografici dotati di filettatura nel barilotto.
La lente frontale e' molto ampia e non dovrebbe causare vignettatura con oculari di lunga focale. A parte che non vedo l'utilita' di una barlow con oculari di lunga focale, con un Omni ploss da 32mm non ha evidenziato cadute di luce ai bordi ( non e' comunque comodo da usare per la elevata estrazione pupillare ).

Le dimensioni ridotte, in altezza, del barilotto femmina ( dove si inserisce l'oculare ) possono essere un problema con alcuni oculari: ad esempio i Televue ( Delos, Ethos, Radian, ecc) o i Pentax XW non entrano fino alla battuta e questo varia anche il fattore di ingrandimento.
E' chiaro che sembra piu' adatta ad oculari 'normali' come dimensioni, come ortoscopici di Abbe, plossl, ecc.
Nel claim pubblicitario viene citata la caratteristica di ridurre il coma newtoniano: non ho potuto verificare ma questo confermerebbe le voci di un numero di 3 lenti nel gruppo ottico ( 2 + spianatrice ). NB: nel sito TS viene riportato uno schema a 2 lenti.

Un difetto ( l'unico secondo me ) di questa Barlow, che per il resto e' molto valida, e' la vite di tenuta degli oculari.
Non era possibile inserire un anello di tenuta al posto della vite? La Barlow si usa per l'hi-res ( sia visuale che fotografico ), dove l'assialita' del treno ottico e' importantissima. Non capisco questa scelta progettuale. Una economia incomprensibile.

A parte questo, otticamente si comporta benissimo: non ho notato cadute di luce o riflessi, la nitidezza e' sempre elevata, niente luce diffusa ( o perlomeno non piu' di quella visibile con l'oculare senza Barlow ). Non ho notato alterazioni di colore. L'annerimento interno del barilotto e' ben fatto ed efficace.

L'ho testata con vari oculari ( Celestron X-Cel Lx 12mm, Omni Celestron 9mm, SWA 20mm, Televue Delos 12mm, Celestron Plossl 13mm ), soprattutto sui pianeti. Il 2018 e' stato generoso in fatto di opposizioni!
In una serata di buon seeing, con il C11 ( in accoppiata Barlow 2.25x + Omni 9mm ), sulla Luna a 700x mi sono divertito ad esplorare i bordi di Gassendi e i craterini di Plato.


In conclusione una ottima lente di Barlow, con un rapporto qualita'/prezzo molto elevato e che porta bene il nome di Baader Planetarium. Peccato per la mancanza di un anello di tenuta degli oculari o di un sistema autocentrante, altrimenti per il costo sarebbe imperdibile. Avrei comunque pagato un 10-20 euro in piu' per un sistema di tenuta degli oculari piu' efficiente.