mercoledì 27 settembre 2023

Filtro Baader UHC-S L-Booster: qualche test

Mi e' capitato di acquistare su Astrosell, per puro caso, il filtro Baader UHC-S L-Booster ( nome piuttosto lungo! ) da 2 pollici, usato e a un buon prezzo. Possedevo gia' un filtro UHC, ma con barilotto da 31,8mm, acquistato da Tecnosky ( sul barilotto non c'e' una marca precisa, credo sia Optolong il produttore effettivo cinese, come per tantissimi altri filtri variamente rimarchiati ). 

I filtri da 2 pollici sono molto piu' comodi da utilizzare, basta avvitarli al diagonale da 2 pollici ( cosi' sono disponibili anche per oculari da 2 pollici di barilotto ) o al riduttore portaoculari da 2 pollici, in modo che al cambio di oculare ( ovviamente da 31,8mm! ) si ha sempre il filtro disponibile senza dover ogni volta svitare e avvitare.

Il filtro Baader UHC-S e' uno dei piu' diffusi ed e' presente da molti anni sul mercato, con opinioni sempre positive. La scatolina e' la classica Baader, uguale a quella degli altri filtri, con sopra un esempio dello spettro passante.

E' un filtro broadband, con una banda passante di 62nm, amplissima, e quindi per un uso molto generico. La costruzione e' la classica Baader, con una utile zigrinatura per avvitare/svitare. Coating del filtro perfetto. Come sempre i prodotti Baader hanno una qualita' molto alta.

Devo dire che i filtri cosidetti 'nebulari', siano ad ampia o stretta banda passante, sono accessori necessari per gli astrofili. Anche in presenza di cieli bui, l'effetto di aumento del contrasto e' evidente e la visione piu' interessante, a volte quasi tridimensionale. Per quanto riguarda i filtri colorati per l'osservazione dei pianeti o della Luna sono invece piu' cauto, non ho mai trovato un reale effetto migliorativo ( magari non ho mai provato filtri di qualita'.. ), non mi e' mai sembrato di vedere di piu'. 

Per testarlo, ho deciso di metterlo a confronto con un filtro UHC Tecnosky da 31,8mm ( di cui non conosco la banda passante e la trasmissione luminosa ) e con un filtro OIII Svbony da 2 pollici, con banda passante di 25nm ( filtro economico ma di prestazioni dignitose, insolitamente buone per il prezzo di acquisto molto basso come descritto qui e qui ). 

Per i test ho utilizzato il Cassegrain classico da 20 cm, il rifrattore richfield Tecnosky 152/900 e per una sera il Celestron 11.

L'oculare che ho utilizzato e' stato l'ES serie 68 da 20mm, da 31,8mm di barilotto, visto che i 3 filtri della comparativa hanno diametri diversi.

L'aspetto che balza subito all'occhio e' che i 2 filtri UHC hanno bande passanti di ampiezza differente e trattamenti diversi. Il Tecnosky sembra piu' 'narrowed', mostrando meno stelle e un fondocielo leggermente piu' scuro. Mostra pero' una maggiore cromatica laterale e soprattutto uno slittamento cromatico delle stelle piu' marcato del filtro Baader: quest'ultimo ha un effetto meno evidente sul fondocielo e quindi anche sul contrasto esibito sulle nebulose ( ad esempio su quelle classiche estive utilizzate per il test, M57, M27, M8, NGC6826 blinking nebula, la Velo nelle sue parti NGC6960, 6992, 6995 ). Mostra piu' stelle o comunque ne attenua meno la luminosita'. La scelta tra i 2 filtri e' quindi in funzione di cosa si vuole ottenere, se piu' contrasto sulle nebulose o piu' stelle di campo visibili ( utili ad esempio per una messa a fuoco fine ). Trovo in ogni caso l'effetto del filtro Baader piuttosto blando, quasi come l'effetto di un filtro Moon&Skyglow ( che posseggo ) ma piu' rinforzato. Aiuta nel contrasto generale dell'immagine senza essere invadente, ma per un uso da cieli inquinati per osservare oggetti nebulari non credo che sia il filtro adatto. Molto piu' adatto in montagna o da cieli bui.

In pratica: il Tecnosky ( Optolong ) ha una banda passante piu' ristretta ( si vede anche prendendolo in mano e guardando fuori dalla finestra, i rossi ad esempio non passano ), mentre il Baader e' broadband, e' piu' un LPR ( Light Pollution Reduction ) con una restituzione dell'immagine piu' naturale. 

Il confronto con il filtro Svbony OIII sulla Velo non si pone neppure, la differenza e' troppo evidente. Nel filtro OIII la nebulosa e' staccata nettamente dal fondocielo e variamente screziata. Nel Baader si 'nota' qualcosa ma solo perche' si sa ce c'e' qualcosa da cercare.

In definitiva, se avete gia' un filtro UHC ( anche generico rimarchiato ), non credo che vi serva prendere anche il filtro Baader UHC-S, altrimenti puo' essere consigliato per luoghi non troppo inquinati.

Cieli sereni!

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