lunedì 13 luglio 2020

La cometa Neowise - quando il sistema solare da spettacolo

 ( foto di Luca Prati )
Finalmente! Era da un po' di anni che si aspettava una cometa che desse spettacolo, dopo la Wirtanen ( piuttosto sottotono ma tanto attesa ) e la povera Atlas, promettente ma alla fine frantumatasi con l'avvicinarsi al sole, il momento piu' delicato per le comete, quando si 'accendono' e diventano piu' visibili.

Ed eccola qui: la cometa Neowise ( C/2020 F3 ), scoperta a fine marzo dal telescopio spaziale omonimo, ed al perielio ( il punto dell'orbita più vicino al Sole ) il 3 luglio.

E' visibile al mattino, dopo le 3.00, ma sara' visibile anche di sera tardi verso agosto. La sua luminosita' andra' pero' scemando, quindi e' meglio cogliere l'occasione. Non si restera' delusi!

La notte tra l'11 e il 12 luglio, complice un vortice temporalesco che ha spazzato il nord Italia e la cappa di umidita' e di foschia sulla pianura Padana, mi ha concesso qualche ora di assoluta trasparenza e cielo terso ad una altitudine di circa 200m. Nonostante la luna, era percepibile la via Lattea nel Cigno.
Da sud verso nord-est il sistema Solare dava spettacolo: Giove, Saturno, Marte, la luna, un Venere luminosissimo, la cometa Neowise, con la sua coda di oltre mezzo grado.
Un binocolo 10x50 era piu' che sufficiente, anzi perfetto, per godersi lo spettacolo, pura poesia della Natura.

Il silenzio della notte, nel luogo in cui ero, in collina, la cometa quasi irreale nella sua bellezza, mi hanno spinto a tante riflessioni.
Il suo periodo orbitale e' di circa 3500 anni ( il prefisso tecnico C indica un periodo orbitale maggiore di 200 anni ), quindi questo spettacolo e' per noi qui e ora, e' uno spettacolo che ha nella sua unicita' una valenza unica.

E' un ospite gradito che chissa' quando rivedremo, che ci ha portato informazioni sul sistema solare che gli astronomi stanno gia' analizzando:
«Dallo studio dei dati infrarossi sappiamo che la cometa ha un diametro di circa 5 chilometri,» dice Joseph Maniero, primo ricercatore di Neowise.
«Combinando questi dati con quelli visibili, possiamo anche dire che la cometa è coperta da polvere scura, residuo della formazione del Sistema solare, 4.6 miliardi di anni fa.» (cit. articolo di media.inaf.it)
A parte le valutazioni scientifiche, rimane la sensazione di osservare qualcosa di effimero, mai uguale a se stesso, un'opera d'arte non classificabile.


Cieli sereni e bui!

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