Li ho acquistati un po' per caso, uno per uno, perche' volevo qualche ortoscopico a buon prezzo, per le serate dell'alta risoluzione e del campo visivo 'ristretto'. Avevo gia' qualche ortoscopico t-japan d'annata e volevo vedere come si comportavano gli ortoscopici con trattamenti antiriflesso moderni.
Sono partito dal 10mm e, soddisfatto, sono passato al 18mm. Ho preso il 6mm solo per completare la serie e l'ho confrontato con un t-japan di pari focale ( qui ). Alla fine ho tenuto anche il 6mm, che e' comunque una focale che uso solo in serate di buon seeing.
Il fatto di essere Made in China ha fatto storcere il naso a molte persone, soprattutto pensando ai vecchi Baader Genuine Ortho. Come sempre nessun pregiudizio, prima di giudicare si devono testare e io cerco di essere intellettualmente onesto nel valutarli. Chi li ha provati li ha trovati dei buoni oculari, anzi anche buonissimi, anche se con prestazioni non del tutto equivalenti in tutte le focali.
Prima pero' vorrei fare una premessa: perche' nell'epoca degli oculari multilente e superwide si dovrebbero acquistare degli oculari ortoscopici/plossl da poche lenti e campo ristretto?
Io ho iniziato ad osservare negli anni '80 del secolo scorso e la scelta degli oculari era limitata, si fa per dire, a schemi classici ( Ortho, Plossl, Kellner, ecc, ecc ), con campi apparenti di 40/45 gradi. Gli oculari wide ( magari di 60 gradi di campo apparente! ) era costosi e rarissimi.
Quaranta anni dopo la scelta di oculari e' vasta, i prezzi sono popolari, e si arriva a 120 gradi di campo apparente. Sono da buttare gli oculari con schemi classici? No, perche' per alcune applicazioni possono essere insostituibili o per talune serate possono essere la scelta appropriata. Sono scelte personali, quindi ognuno fa quello che vuole, ovviamente, con quello che ritiene piu' consono, ma in certe serate calme, nell'osservazione dei pianeti un ortoscopico e' un plus che fa visualizzare un pelino in piu' e meglio certi particolari planetari. Anche sulla Luna, ma questo e' un discorso diverso, se ci si limita ad un particolare della superficie selenica.
Anche per il deep sky avere meno lenti puo' essere una ottima scelta per avere quella trasparenza in piu' che permette di raggiungere qualche stellina piu' debole. Less is more.Comunque io consiglio di avere un piccolo set di oculari ortoscopici nella propria valigetta degli accessori, ne vale la pena.
Come tutti gli ortoscopici, l'estrazione pupillare nelle focali corte ( < 12,13mm ) e' bassa quindi per i portatori di occhiali non sono consigliati.
Vediamo come sono i Baader Classic Ortho. Partiamo dal lato pratico: i barilotti sono lisci e, parte il 18mm, corti, senza zigrinature di sorta. Se non avessero il paraluce sarebbero difficili da tenere in mano, magari d'inverno con i guanti. Il paraluce lo trovo poco utile, e lo lascio sempre ritratto ( si puo' comunque togliere ).
Dal punto di vista ottico, il trattamento multicoated delle lenti e' veramente buono ( vedi immagine del 18mm ) nel contenimento dei riflessi.
Altra caratteristica che accomuna i 3 oculari e' il campo apparente, all'incirca sui 52-55 gradi, quindi piu' da oculare Plossl che da ortoscopico classico ( nel classico T-Japan e' inferiore ai 50 gradi ), ma quello sfruttabile e' sui 40-45 gradi, il resto degrada verso i bordi.
Non sono parafocali.
Confronti con altri oculari: ho gia' parlato del confronto tra 6mm T-Japan e BCO qui .
Detto del confronto tra 6mm, per le altre 2 focali non ho potuto eseguire confronti tra oculari di pari focale. Il BCO 18mm l'ho testato a fianco di un ES 68/20mm. Il 18mm non ha ovviamente il campio ampio del 20mm da 68 gradi, ma qualche indicazione l'ha data, tenendo comunque presente la differenza di ingrandimento: il 18mm ha qualche spunto in piu' di nitidezza e soprattutto nella trasparenza ( visibile ad esempio con gli ammassi, dove le stelline piu' deboli sono piu' 'facili' ). Ottimo il contrasto ( uno dei miei oculari preferiti per andare a caccia di deboli galassie ). Si interfaccia benissimo con le barlow.
Per quanto riguarda il BCO 10mm, e' stato confrontato con un Celestron XCell-LX da 9mm. Anche qui, a parte la differenza di campo ( e una facilita' di utilizzo a favore del Celestron ), il 10mm sfoggia una leggermente maggiore nitidezza e soprattutto meno luce diffusa e riflessi. Ottimo con i pianeti.
Considerazioni finali
Pro: buona qualita' ottica, alto contrasto, campo ampio per essere ortoscopici ( anche se non tutto sfruttabile ), prezzo non elevato.
Contro: poco grip dato dal barilotto liscio, con la conseguenza che si deve usare il paraluce 'ad orecchio' per afferrarli. Il tappo superiore che si sfila facilmente. Paraluce fastidioso.
Cieli sereni!
Nessun commento:
Posta un commento