Naturalmente, in ogni strumento l'oculare da 20mm mi serve per scopi diversi: con 30x nel rifrattore richfield per gli ammassi aperti, con 100x nel C8 come oculare cercatore di oggetti di dimensioni piu' contenute ( es: nebulose anulari o galassie ), nel C11 come oculare da deepsky.
Mi piace abbracciare tutto il campo al primo sguardo, senza dover vagare con l'occhio, quindi preferisco oculari che abbiamo una buona estrazione pupillare e campo apparente sui 70 gradi.
Sia chiaro, a scanso di equivoci, non disdegno gli Ethos ( favolosi ) o i Nagler, solo che per i miei scopi sarebbero inutili e superflui.
I partecipanti a questa sfida sono 2 oculari molto simili, quasi uguali come caratteristiche: focale 20mm e campo apparente di 68-70 gradi.
Il Tecnosky swa 20mm e' con me da un paio di anni, mentre l'Explore Scientific 68 20mm l'ho acquistato da pochi mesi.
Vediamo le caratteristiche ( dichiarate dai costruttori ):
Tecnosky SWA 20mm
- Schema ottico: 5 lenti
- Campo apparente: 70 gradi
- Lenti annerite ai bordi con trattamento antiriflesso FMC
- Costruzione in alluminio anodizzato nero e paraluce Twist-up
- EP: non dichiarata
- Peso: non dichiarato
- Prezzo: 55 euro
Explore Scientific 68 20mm
- Schema ottico: 6 lenti
- Campo apparente: 68 gradi
- Lenti annerite ai bordi con trattamento antiriflesso EMD (Enhanced Multi-Layer Deposition)
- Paraluce di gomma pieghevole
- Riempito di gas argon per l'impermeabilizzazione
- EP: 15mm
- Peso: 265 g
- Prezzo: 139 euro
Entrambi hanno il barilotto da 31,8mm, con la scanalatura classica il Tecnosky, mentre l'ES e' di forma tronco conica.
Tutti e due gli oculari si presentano bene e sono solidi. Entrambi hanno cofanetti pregevoli. Nella confezione del Tecnosky e' presente una pezzuola di microfibra per pulirlo, in quella ES ( con sopra stampata la classica immagine di una mappa stellare di W. Tirion ) e' presente un sacchetto per riporlo.
Il Tecnosky swa, nonostante il prezzo contenuto, e' ben fatto, il paraluce si alza svitandolo in maniera molto dolce. L'opacizzazione del barilotto non presenta mancanze. Il trattamento antiriflesso ha sfumature verdastre.
L'Explore Scientific e' leggermente piu' pesante, l'opacizzazione del barilotto e' migliore, il trattamento antiriflesso ha sfumature verdi-blu, l'insieme e' quello di un prodotto di qualita'.
La lente oculare del Tecnosky swa e' piu' grande di quella dell'ES.
Prova sul campo
Per testare i 2 oculari ho ovviamente utilizzato i miei strumenti: SC a f10 ( C8 e C11 ) e un rifrattore acromatico da 120mm a corto fuoco f5.
Se gli f10 possono essere accomodanti con oculari non di qualita', un telescopio a f5 e' impietoso nel mostrare eventuali aberrazioni fuori asse.
Si nota la differenza di campo apparente, nonostante i valori dichiarati siano molto simili.
Il Tecnosky swa e' molto comodo da usare: l'estrazione pupillare ( non ho il dato dichiarato ) e' elevata e si abbraccia tutto il campo apparente ( il fieldstop e' nitido ).
E' piuttosto nitido e contrastato. Ha una tonalita' leggermente fredda. Non ho notato cromatismo ( se non quello indotto dal telescopio stesso ) ne effetti di parallasse.
Il difetto grave di questo oculare ( evidente negli f5 ) e' che e' corretto solo il 60-70% del campo, nel restante campo le stelle sono allungate e distorte a gabbiano.
L'Explore Scientific sembra avere una estrazione pupillare di un paio di millimetri inferiore al Tecnosky ma e' comunque comodo e non si fatica ad abbracciare tutto il campo apparente ( il fieldstop e' nitido ).
Forse i portatori di occhiali potrebbero avere qualche problema, mi pare sia un difetto comune negli ES, soprattutto da 82 e 100 gradi.
La tonalita' e' naturale e la nitidezza superiore al Tecnosky con un campo molto piu' piano e ben corretto per almeno il 90%. Non ho notato effetti di parallasse.
Sfodera visioni veramente interessanti, con stelle puntiformi e vibranti.
Ho provato anche un confronto in visione terrestre. Di solito provo gli oculari contro la ringhiera di un balcone di un palazzo a circa 200m da casa mia. La ringhiera e' semplice e moderna e corre tutto intorno al palazzo, per cui e' un buon test.
Gli elementi verticali della ringhiera, tutti uguali, mi servono per misurare qualitativamente la nitidezza e il contrasto: si devono vedere belli distinti uno dall'altro e per la maggior parte del campo ( prove simili si eseguono per misurare le aberrazioni degli obiettivi fotografici utilizzando speciali cartoncini millimetrati con appositi disegni di linee digradanti: piu' linee si vedono piu' l'obiettivo e' corretto e nitido ).
La visione terrestre con un rifrattore SW 120mm f5 ( chiaramente senza contare eventuali aberrazione del telescopio stesso ) conferma le impressioni avute nella visione notturna: l'ES regge per almeno il 90-95% del campo, molto nitido e contrastato, il Tecnosky regge per il 70% del campo.
Il campo dell'ES e' leggermente piu' curvo di quello del Tecnosky. E' una particolarita' che ho notato anche nell'ES Maxvision 28mm/68, ottimo oculare e nitido ma con curvatura di campo visibile.
Non ho eseguito misure della trasmissione di luce.
Una nota: finora l'unico oculare provato ( e acquistato ) da circa 70 gradi che mi abbia dato un campo corretto del 100% e' stato il Televue Delos da 12mm. Un oculare superlativo ma dal costo elevato. ( vedi qui )
Conclusioni
Non e' facile arrivare alle conclusioni, considerando come discriminante anche il prezzo. I 2 oculari fanno parte di 2 mondi diversi.
L'ES costa piu' del doppio e vale ovviamente di piu'. E' un oculare di ottime prestazioni, mi ha piacevolmente colpito e in futuro lo provero' a fianco di un Pentax XW20.
Il Tecnosky e' un buon oculare Erfle, comodo da usare, ben costruito, ma ai bordi non puo' competere. Va bene se usato con telescopi da almeno f7 o piu' chiusi.
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