martedì 19 febbraio 2019

Skywatcher StarTravel 120/600 e stelle doppie

Dopo svariati anni e una esperienza non sempre positiva, soprattutto all'inizio, con un acromatico Meade da 10 cm, l'anno scorso ho deciso di prendere uno Skywatcher acro 120/600, da utilizzare come 'spazzolatore' del cielo.
Gli altri miei strumenti ( Celestron 11 e Celestron 8 ) non mi permettono ampie visioni di ammassi aperti o di ampi tratti di via lattea, mi mancava quindi uno strumento di corta focale per colmare il gap.

Ho tralasciato gli apocromatici per via dei costi eccessivi ( perlomeno per me, in questo periodo, ma non nego che in futuro ci ritornero' ), e mi e' quindi venuta l'idea di provare a fare osservazioni 'in economia': tralasciare il lato troppo tecnico-economico e concentrarmi sul lato puramente osservativo.
Mi sono dato un budget molto limitato( meno di 300 euro ) per non incidere sul budget famigliare, per vedere se ci si puo' divertire osservando lo stesso.
Ovviamente mi sono rivolto al mercato dell'usato e ho trovato quello che cercavo: lo Skywatcher 120/600 e un filtro Baader Contrast Booster, entrambi tenuti come nuovi ( e ringrazio chi me li ha venduti perche' sono indistinguibili dal nuovo! ).
Mi sono pure avanzati dei soldi e con quelli ho preso su ebay il Tmb clone da 4.5mm, anche in questo caso per provare se si puo' osservare felici in economia.
In fin dei conti, e apro una parentesi, l'avvento delle produzioni cinesi ha democratizzato il mercato degli strumenti astronomici.
Nel 1986, il mio secondo strumento ( il giapponese Mizar Newton 120 su montatura equatoriale non motorizzata ) e' costato a mio padre la bella cifra, per l'epoca, di Lire 1.050.000. Mediamente un mese di stipendio per un operaio.
Oggi, la qualita' non e' la stessa, ma i prezzi sono piu' bassi, e ci si puo' togliere la voglia con costi molto inferiori.
Chiudo la parentesi nostalgica e torno in topic.
Lo Skywatcher 120/600 e' un acromatico corto, molto compatto, sta su tutte le montature ( io lo monto su una Celestron Nextar Evolution ).
Non mi dilungo sulle prestazioni: non e' un apo quindi l'aberrazione cromatica c'e' e si vede sugli oggetti luminosi, ma per il resto la resa e' veramente dignitosa, meglio di quanto mi sarei aspettato.
Chiaro, non siamo ai livelli di un Takahashi, ma comunque la focalizzazione e' ottima, punto di fuoco preciso, immagine pulita.
Meccanicamente il suo difetto sta nel focheggiatore, che sarebbe da cambiare con uno con demoltiplica.
Sugli ammassi a 20-30x e' perfetto, basta usare buoni oculari, perche' comunque la curvatura di campo c'e' e si vede.
A 50x con il Televue Delos da 12mm e' favoloso su tutto il campo ( per forza, l'oculare costa piu' del telescopio... ).
Bene, test a grande campo superato.
Ma cosa fare quando il cielo non e' molto trasparente, e magari c'e' foschia o accenno di nebbia ( indice di discreto seeing di solito )?
Da qui l'idea balzana di usare l'accoppiata SW 120 + Tmb clone da 4,5mm per le stelle doppie, con o senza filtro Constrast Booster.
Con uno Schmidt Cassegrain, se il seeing non e' ottimale, le stelle doppie possono essere deludenti perche' l'immagine non e' pulita, ma con un rifrattore le cose cambiano.

E allora ecco un mini tour di stelle doppie non impegnative, da star party. ( Non me ne vogliano gli osservatori seri di stelle doppie )
Ho iniziato con Rigel ( con il filtro ) e sono rimasto stupito: la compagna era ben visibile e non affogata nella luce della primaria.
Sono poi passato a Castore: altra sorpresa. Ben visibili i dischi di Airy contornati da un anellino, gradevolissimi.
Stupenda la visione della beta Monocerotis: ottime le 3 componenti.
Idem per S Monocerotis nell'ammasso NGC 2264 ( la Rosetta ovviamente non visibile ).
Favolosa la Mu Canis Majoris per lo sbilanciaento di colore tra arancione e blu.
In tutti i casi l'immagine era pulita, piacevoli le stelle con il loro anellino intorno al disco di Airy.

In conclusione sono rimasto colpito da questo telescopio economico: e' utilizzabile con profitto, basta conoscerne i limiti.

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