sabato 20 ottobre 2018

Celestron Omni Plossl - Economici ma buoni

I Celestron Omni Plossl hanno preso il posto dei vecchi E-Lux, sono abbastanza economici e si trovano ovunque online. Un neofita potrebbe farsi un intero corredo di oculari con un centinaio di euro.
Ne ho presi un paio perche' avevano un prezzo veramente allettante e li volevo testare.

Le focali scelte sono state 9mm e 32mm. Per entrambi si parla di 4 lenti multicoated con bordi anneriti, il corpo e' anodizzato e molto bello esteticamente, il paraluce in gomma classico, il barilotto ha la scanalatura di sicurezza. Il coating tra i 2 oculari sembra essere leggermente diverso: verdastro quello del 9mm, verde-violaceo quello del 32mm. Le dimensioni sono 'da Plossl', quindi contenute, come il peso. Costruttivamente sembrano solidi.

Dal sito Celestron riporto le caratteritiche piu' utili per i singoli:

9mm: eye relief di 6mm e campo di 50 gradi

32mm: eye relief di 22mm e campo di 44 gradi

Non sarebbero parfocali ed e' confermato dall'uso.

Da questi dati emerge una delle caratteristiche degli oculari a schema Plossl: l'eye relief ridotta per le corte focali ed invece molto elevata per le lunghe focali, per cui non sempre sono comodi da usare.
Nel 9mm si fa fatica a vedere il field stop a meno di avvicinare molto la pupilla alla lente frontale ( non puo' essere usato con gli occhiali ), mentre nel 32mm il paraluce e' troppo corto e l'occhio va tenuto ad una certa distanza e guidato per evitare l'effetto di parallasse.

Veniamo ora alla resa ottica, li ho usati con un C8 XLT e un C11 XLT.
Il 9mm offre prestazioni tutto sommato decorose: sulla Luna e' visibile una lieve dominante giallo/marroncina ma la nitidezza e' sufficiente. Il campo e' corretto, a parte verso il bordo del campo.
Il contrasto e' discreto e un po' di luce diffusa si nota con gli oggetti piu' luminosi ( Giove, Saturno, ecc  ). Non ho trovato comunque immagini fantasma.
Il 32mm e' radicalmente diverso dal 9mm: la dominante e' piu' fredda e il campo corretto e' inferiore ( circa l'80% del totale ). Buona la nitidezza, stelle puntiformi al centro, buon contrasto. Leggera luce diffusa.

Ho comparato il 9mm ad un Celestron Plossl 13mm che proviene dalla dotazione standard. La resa dei 2 oculari e' molto simile; anche costruttivamente, a parte le anodizzazioni, sono praticamente uguali.

Cosa penso di questi 2 oculari? Sono buoni, onesti oculari. Resa discreta, accettabile, senza grossi difetti. Sono molto leggeri e occupano poco spazio, ottimi come oculari di 'riserva' da portare per uscite pubbliche.
Un discorso a parte merita il prezzo ufficiale di listino: 40 euro per il 9mm e 70 euro per il 32mm mi sembrano troppi. Io li ho presi perche' erano in offerta, spendendo molto meno, probabilmente spendendo il 'giusto'.



lunedì 8 ottobre 2018

M71 fantasmino galattico

Image Credit & Copyright: Bob Franke
Il titolo potrebbe essere fuorviante, ma in pratica si e' trattato di una caccia al tesoro.
Alcuni oggetti del profondo cielo sono veramente difficile da osservare dalla citta', tra questi certamente si trova M71, perche' sono privi di condensazione centrale luminosa e hanno un gradiente molto basso di luminosita' tra centro e periferia.
E' un ammasso che e' stato creduto aperto fino al 1970 ( fonte Wikipedia ), ma che ora e' comunemente classificato come globulare.
Essendo molto vicino al piano galattico la luce delle stelle che lo compongono, prima di arrivare a noi, passa attraverso strati molto densi di polvere interstellare, causandone una diminuzione di luminosita' e spostamento del colore verso il rosso.

Era da circa una settimana che questo ammasso solleticava la mia fantasia. Troppo facile con un C11 ( anche dalla citta' ), lo avevo gia' osservato in montagna da cieli molto scuri e trasparenti.
Ma la sfida e' osservarlo con un C8, un 20cm alla portata praticamente di tutti gli astrofili, da un cielo molto inquinato come quello che osservo dal mio balcone di casa.

La prima prova e' stata sconfortante: nella posizione in avrebbe dovuto esserci l'ammasso non si vedeva nulla, solo un fondocielo piuttosto chiaro.
Il GOTO della Nexstar Evolution ( sempre fantastico, anche questa volta, come vedremo ) si posizionava in una area del cielo che sembrava non contenere nulla.
La serata era normale, non eccezionalmente trasparente e limpida.
La sera seguente, nonostante la serata non fosse migliore, ho riprovato, controllando la posizione di M71 sulle mappe stellari. Il GOTO si posizionava correttamente ( anche a 170x !!! ) ma dell'oggetto nessuna traccia. Ho provato con qualche filtro ( LPR, UHC ), ma senza risultato.

Nei giorni seguenti, il meteo ha iniziato a cambiare: correnti fresche e secche stavano spazzando la pianuta Padana.
Due giorni dopo, con una serata buona ( non eccezionale ma accettabile ), trasparente ma con pessimo seeing, la terza prova.
Ho aspettato che M71 passasse al meridiano e ho digitato il codice Messier 071 nella pulsantiera del Nexstar. Velocemente il C8 con il Delos 12 ( 170x ) nel portaoculari si e' posizionato: eccolo li'!
Una figura diafana, una macchietta irregolare con qualche debole stellina nel mezzo, un fantasmino appunto, che emerge appena dal fondo cielo.

venerdì 5 ottobre 2018

Il "solito" paraluce

Il "solito" perche' l'autocostruzione di un paraluce e' un classico per gli astrofili.
Nel mio caso, il paraluce era necessario ( gli SC d'inverno si appannano che e' un piacere ) ma non volevo spendere 50 euro ( costo del paraluce originale ) per un pezzo di gomma arrotolata.
Non mi piace poi il paraluce "floscio", lo preferisco rigido. Quelli in lamierino costano addirittura di piu' di quelli arrotolabili.
Quindi, si va di autocostruzione, riservata alle serate piovose.
Riguardo ai costi, devo dire che il materiale che ho acquistato non mi e' servito completamente, ma quello che non ho utilizzato e' stato impiegato per altri progetti.

Procedimento

L'occorrente:
- Lamierino di plastica ( il colore non e' importante, l'interno viene comunque rivestito )
- Carta vellutino nero ( floacking paper )
- Nastro telato
- Una pinzatrice
- Un taglierino
- Un metro per le misure

Si trova tutto nei negozi o magazzini di bricolage.
Il costo non dovrebbe superare i 15 euro, la soddisfazione per essersi fatti da soli un utile accessorio non ha prezzo :-)

1) Prendete le misure e tagliate il lamierino di conseguenza. Il mio ha una apertura libera di circa il diametro del tubo ottico + una decina di cm per la parte che si infila nel tubo ottico. State comunque larghi, si fa sempre tempo a tagliare la parte eccedente.

1bis) Ritagliate anche un bordo sagomato per poter far scorrere il paraluce attorno alla barra ( Vixen o Losmandy ).

2) Piegate il lamierino attorno al tubo ottico e sovrapponete il bordo lasciando una "luce" di qualche mm. Per bloccarlo in posizione usate la pinzatrice da ambo i lati.
NB: fate in modo che la chiusura delle graffette sia all'esterno, cosi' evitate di graffiare il tubo ottico.

3) Se la misura e' corretta, bloccate il lamierino con il nastro telato lungo il bordo sovrapposto e aggiungete altri punti con la pinzatrice.

4) La parte piu' divertente: rivestire la parte interna con la carta vellutino. Ritagliate a striscioline la carta e incollatela all'interno. Potete anche sovrapporre i lembi.
NB: nel mio paraluce non ho aggiunto diaframmi interni a lama di rasoio, non credo siano cosi' necessari per il paraluce e comunque la carta vellutino e' gia' sufficiente ( provare per credere: provate a fare una foto con il flash dell'interno del paraluce, non ci sono riflessi! ).

5) Parte estetica: i bordi esterni andrebbero coperti con nastro telato per non rovinare il tubo ottico. All'esterno potete aggiungere adesivi o colorare il paraluce.

6) Se e' andato tutto bene, il paraluce si infila dolcemente nel tubo ottico fino alla battuta della barra, e' solido e fa il suo dovere.

Buon lavoro!