venerdì 6 aprile 2018

Mario Spada - l'artigiano dei telescopi a Verona


Un mito

Sono sempre stato affascinato dal vecchio negozio di Mario Spada ( sia dallo spaccio della fabbrica, che dal negozio, che era vicino al centro di Verona ). Non c'e' stato per molto tempo ma la vetrina me la ricordo bene: una foto della galassia di Andromeda sullo sfondo e un paio di SC da 20 cm piu' qualche rifrattore.
Per un bambino quasi adolescente con la passione dell'astronomia era meglio di un negozio di giocattoli. Per la cronaca, ora al suo posto c'e' una agenzia di viaggi.

Negli anni '80 nella vecchia rivista Orione, si trovava sempre la pubblicita' dei telescopi di Mario Spada.


Pubblicita' del 1986 di Mario Spada

Ed io, incredulo, ero terrorizzato che fosse proprio a Verona!!!
Essendo in cerca di un telescopio da acquistare ( vedi post ), convinsi mio padre a portarmi nella fabbrica delle meraviglie.
Mario era un tipo che all'apparenza sembrava burbero e sbrigativo, ma accoglieva i clienti come Mago Merlino nel suo antro. 
Ti mostrava la sua fabbrica ( mi ricordo ancora le forcelle in fila vicino alla fonderia dello stabilimento ) e ti parlava con convinzione della bonta' ottica ma soprattutto meccanica dei suoi telescopi ( che, a parole sue, si vendevano anche in Giappone! ). Te li faceva toccare e provare. Erano delle rocce, questo e' sicuro.
Alla fine, dopo che i tuoi occhi erano pieni di tutte queste meraviglie, la mazzata: il prezzo.... 
Mi ricordo l'impercettibile cambiamento di espressione di mio padre, che significava 'Non credo che lo compreremo'. 
Effettivamente, a pensarci adesso, i suoi prezzi erano fuori portata per molti astrofili, ma forse era proprio questo ad alimentare il suo mito, perche' i suoi telescopi erano inarrivabili. Il fatto di non poterli avere li rendeva delle chimere... Mi piacerebbe sapere quale fosse la loro reale qualita' ottica ( di quella meccanica non ho dubbi ), perche' non ho mai visto in giro delle immagini fatte utilizzando un telescopio di Mario Spada.

In quella fabbrica ci sono tornato molte volte, solo per vedere e fantasticare, e lui, il Mito, ogni volta ti mostrava le sue creazioni ( era una persona dotata di un certo ego, e bastava pungolarlo nel punto giusto ). 

Una volta ho acquistato un oculare, un OR 4mm ( credo fosse un japan ) da 31,8 , alla smodata cifra di Lire 140.000 nel 1989. 
L'oculare era praticamene inutilizzabile, l'eye relief costringeva l'occhio a stare attaccato alla minuscola lente frontale, d'inverno si appannava immediatamente. L'avro' usato forse 3 volte.


Il suo difetto, pero', era quello di restare aggrappato al suo mito di robustezza, senza pero' avanzare dal punto di vista tecnologico.
I suoi telescopi erano robusti come un tornio manuale ( notevole per l'epoca era il micrometro centesimale, tipico di strumenti di precisione ).

Agli inizi degli anni '90, quando la Meade per prima propose i primi telescopi computerizzati o la Celestron gli Ultima Pec, con i vari trattamenti UHTC o Starbright, che costavano la meta' o meno di un telescopio Spada, non ci fu piu' storia.

A meta' degli anni '90, finita l'epoca d'oro, Mario Spada ha chiuso l'attivita', ma gli saro' per sempre riconoscente.

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